Snam Beauty Contest

Il progetto pensato per Snam Beauty contest propone un edificio sobrio, compatto ma fortemente articolato. La proposta del masterplan presenta un blocco a U aperto verso nord che cerca però una mediazione tra le necessità dell’apertura e della continuità con il sistema degli spazi aperti immaginati dal masterplan e le esigenze di organizzazione di uno spazio di lavoro flessibile e adattabile.
L’immagine urbana è improntata alla chiarezza e alla elegante sobrietà tipica di molti edifici milanesi rappresentativi. La facciata ha un carattere rigoroso e razionale, articolato dall’alternarsi, ai differenti piani, di una morfologia “evolutiva”: i due corpi paralleli al piano 1 si evolvono ai piani 2 e 3 per assumere la forma di una corte compiuta, ma questa compiutezza si evolve ulteriormente al piano 4 dall’articolarsi a S dell’ultimo livello. La forma a S intende, tra l’altro, definire iconicamente la riconoscibilità zenitale dell’intervento.

Un giardino a piano terra

Il piano terra è una virtuale discontinuità tra il parcheggio sotterraneo e i piani di uffici posti al di sopra. In questo spazio-intervallo si mette in scena un giardino accogliente, una sorta di “eden” originario, un monito e un invito a considerare ogni giorno il corretto uso delle risorse ambientali come un principio ineludibile di una compagnia che opera nel settore dell’energia. L’edificio, “sospeso” al di sopra di questo spazio aperto (una sorta di “broletto” milanese), consente al giardino di essere sufficientemente ombreggiato nei giorni caldi e protetto dalla pioggia nelle stagioni fredde.

Ma il giardino è anche un luogo abitato. È l’immagine di un interno domestico e sorprendente, un luogo “memorabile” che costituirà la parte rilevante dell’immagine dell’edificio sui mezzi di comunicazione. Il suolo di questo giardino è scosso da piccole “colline”, una sorta di topografia artificiale che simula un paesaggio “in vitro”. Al di sotto di queste ondulazioni si collocano servizi quali la lobby e il back office – con accesso da via Vezza d’Oglio – uno spazio espositivo, la mensa che si apre sugli spazi verdi interni, un auditorium e alcune sale meeting di diversa dimensione (training center). Il nucleo centrale del giardino vede la presenza dell’acqua come segno di continuità con il disegno generale del masterplan.

Il layout degli uffici si sviluppa su uno spessore di 18 m (tranne che nel piano 4 dove, in parte, è pari a 15 m) e su un corpo quintuplo con due corridoi.
Questa configurazione permette, concentrando i corpi scale-ascensori al centro del corpo quintuplo, grande flessibilità e trasformabilità oltre che l’ottimizzazione delle finestrature ai fini dell’illuminazione degli spazi di lavoro. E consente inoltre di concentrare nel corpo centrale, tra i corpi scala e ascensori, gli spazi di minore continuità d’uso: phone booth, skype rooms, sale riunioni, servizi igienici, archivi.
Si tratta di una configurazione particolarmente efficiente, capace di ospitare, allo stesso modo, spazi di lavoro intensivi e aperti così come singole stanze di diverse dimensioni.
Il rooftop contiene la palestra aziendale e un bar con terrazza caratterizzata da una vasca d’acqua che richiama l’acqua presente al piano terra.

  • Team : Barreca & La Varra | ARUP | Wolf | Archistart Studio
  • Luogo : Milano
  • Anno : 2017
  • Status : Competition
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